Sentiamo pronunciare ormai quotidianamente il termine “Gluten Free”scaturito dalla sempre più diffusa sensibilità al glutine: la celiachia è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. È la più frequente intolleranza alimentare in Italia e nel mondo, può colpire individui di tutte le età che hanno una predisposizione genetica e causa spesso spiacevoli sintomi che generalmente si presentano durante lo svezzamento.

Ma come si può “Vivere senza Glutine”?

Nel paese della pasta e della pizza non è di certo facile, ma dopo un’iniziale sensazione di vuoto e sbandamento tutto diventa semplice; si possono, infatti, combattere le difficoltà e seguire un regime alimentare privo di glutine.

La tavola di un celiaco non è molto diversa da quella di un soggetto non celiaco e le regole di una sana alimentazione sono sempre valide.

Mangiare senza glutine vuol dire rinunciare principalmente a frumento e amido di frumento, orzo, segale, farro, avena, kamut, triticale, manitoba, ma non certo rinunciare al gusto.

Il glutine, infatti, è una proteina presente in questi cereali con uno scarso valore nutritivo, ma ha delle qualità fisiologiche e tecnoalimentari utili per la lavorazione della farina.

Inevitabilmente questo tipo di alimentazione restringe il campo delle scelte alimentaria cui siamo normalmente abituati e bisogna fare attenzione a non eliminare i cibi ricchi di fibre che apportano molti benefici alla salute. 

Frutta, verdura, legumi e frutta secca ne sono ricchi e non è difficile inserirli nella dieta quotidiana creando pietanze gustose e sane.

Vivere bene senza glutineè perciò possibile.

Oltre a ricorrere a prodotti industriali, affidandosi ad aziende certificate nel Gluten Free, e ad imparare a leggere le etichette di ciò che quotidianamente acquistiamo, ci viene in aiuto la natura.

Oggi esistono tantissime alternative: il riso, il teff, il miglio. Non dimentichiamo l’antichissimo mais, la maizena, l’amido di mais, la manioca o tapioca, tutte ottime alternative!

Ci sono poi l’amaranto, il grano saraceno, la quinoa.

E non trascuriamo anche i legumi, la frutta secca, il cocco, la fecola di patate, il guar, la canapa e i semi, ad esempio i semi di carrube e quelli di chia.

Con il giusto aiuto tutto si può, e una ipotetica problematica si trasforma in un’opportunità con la consapevolezza di sentirci bene, forti, padroni del nostro corpo e di un ritrovato benessere!

Si può perciò, senza paura, mangiare bene, viaggiare, cenare al ristorante e godersi la vita.

Quello che BioGelartvuole offrire punta proprio a questo: ad essere sano, grazie ai prodotti biologici, ma anche adatto a tutti come le nostre confetture, le nostre creme spalmabili e i nostri sughi.

Vogliamo portare gusto e varietà sulle tavole di tutti.